LA CULTURA FA CRESCERE LA COMUNITÀ
Nell’ultima legge finanziaria del centrodestra, quella del 2013, le risorse per la cultura erano state ridotte di 13,5 milioni di euro.
Non è vero che “con la cultura non si mangia” e che è solo un costo: dalla politica culturale come strumento di aiuto alle “associazioni amiche” bisogna andare verso la creazione di un’industria culturale che produca lavoro e faccia crescere una nuova economia.
Abbiamo cominciato rispondendo ai tagli con 34,7 milioni di euro di nuovi investimenti.
▪Prima revisione degli enti regionali a tabella ed eliminazione delle poste di bilancio puntuali
▪Sostegno specifico al cinema regionale con incremento di 2 milioni di euro
▪ Legge sulla prima guerra mondiale con finanziamento pluriannuale di 1,3 milioni di euro/anno
▪ Bandi per progetti educativi didattici, studi e ricerche storiche, eventi e manifestazioni: 2,2 milioni di euro
▪Riorganizzazione della rete bibliotecaria e incremento del 20% dei contributi
▪Nuovi bandi e revisione dei regolamenti per le attività culturali di interesse regionale
▪Stipula di accordi di collaborazione transfrontaliera
▪ Ecomusei, incremento del 30% dei contributi
Con il centrosinistra siamo diventati la regione che investe di più in cultura nel paese, e abbiamo ripristinato i fondi anche per istituzioni importanti per la promozione del territorio come la Film Commission, che hanno attirato in regione numerose importanti produzioni cinematografiche.
A dimostrazione concreta che la cultura è anche un’occasione di sviluppo economico.
Questa via aperta, va percorsa in avanti passando anche dalla valorizzazione e dagli investimenti sul patrimonio di beni culturali, ambientali e paesaggistici della nostra regione.