Con la cultura si costruisce una nuova economia per il Friuli Venezia Giulia
Analisi e prospettive in un confronto promosso da Giulio Lauri con OPEN – SINISTRA FVG
17 aprile – Teatro Miela – Trieste
I candidati di Open – Sinistra FVG nella circoscrizione di Trieste per le elezioni regionali Giulio Lauri, consigliere regionale e componente della Commissione Cultura; Maurizio Zacchigna, regista, autore e attore e Debora Desio, video producer ne hanno discusso ieri al Tetro Miela con Paolo Vidali del Fondo regionale per l’audiovisivo FVG; Daniele Terzoli, collaboratore della Film Commission FVG e Presidente della Casa del Cinema; Beatrice Fiorentino, critica cinematografica e componente della Commissione regionale per la cultura FVG.
All’incontro ha partecipato anche l’Assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti.
IL TEMA
Il cinema, il teatro, lo spettacolo dal vivo e in generale LA CULTURA sono elementi che caratterizzano l’evoluzione sociale e al tempo stesso sono fattori di sviluppo economico. Non è vero che “con la cultura non si mangia”
Aumento dei fondi destinati alla Film Commission e al Fondo per l’audiovisivo, nuova legge sulle attività culturali, nuovi bandi per le giovani imprese creative: in questi ultimi 5 anni il FVG si è imposto come la regione in Italia che più investe sulla cultura, e questo non significa soltanto maggiore attrattività per il nostro territorio, ma anche occupazione e crescita economica.
A questo punto quali strade percorrere nel prossimo futuro? Sulle nuove leggi e sui regolamenti per le attività culturali servono ulteriori modifiche?
LA BASE DI PARTENZA
L’ incontro pubblico era focalizzato sulle Imprese Culturali, con particolare attenzione al segmento dell’audiovisivo e del teatro, inteso come produzioni locali degli spettacoli dal vivo.
Gli intervenuti hanno evidenziato di comune accordo un base di partenza solida, grazie alla nuova legge regionale e al lavoro sul territorio di Film Commission FVG e Fondo per l’Audiovisivo.
dal dibattito sono emerse alcune linee guida su cui lavorare nel prossimo futuro.
PROPOSTE CONCRETE SU CUI LAVORARE IN REGIONE SU SPETTACOLO E CINEMA
- un percorso di accompagnamento per la partecipazione ai bandi e corretta stesura dei progetti;
- prevedere un sistema di premialità sia per il teatro che per le co-produzioni audiovisive. Nel teatro, sarebbe auspicabile che la premialità sia destinata ai grandi cartelloni della stagione teatrale se inserissero all’interno gli spettacoli dal vivo prodotti in regione e finanziati dalla Regione stessa. In ambito audiovisivo una premialità di punteggio della realtà più grandi se coinvolgono o co-producono con le realtà più piccole o appena costituite;
- Rivedere il ruolo di ERT nella collocazione a teatro delle produzioni regionali (teatro);
- Creare una rete tra tutte le realtà che svolgono attività continuativa ed esclusiva in materia di produzioni teatrali in regione;
- Dopo la commissione regionale, indispensabile creare un tavolo di lavoro che coinvolga tutti gli attori del comparto (aziende, scuole e una rappresentanza dei professionisti) così da identificare degli indirizzi di lavoro per la Commissione in linea con le reali esigenze;
- Creare una piattaforma di dialogo tra gli enti di formazione per l’audiovisivo, le aziende del settore e gli enti coinvolti per una formazione corretta e in linea con le esigenze di tutti i reparti di un set;
- Valorizzare maggiormente l’alta formazione per i professionisti (che al momento è finanziata solo dal Fondo per l’audiovisivo) e una formazione specifica per i ragazzi che hanno appena finito percorso di studio generici e vogliono specializzarsi;
- Valutare l’utilizzo di fondi strutturali PO-FESR oltre i contributi regionali per aumentare i finanziamenti a Film Commission e Fondo per l’Audiovisivo;
- Valutare la creazione di un Cineporto per le produzioni non locali che vengono a girare sul territorio regionale;
- Sostenere un processo di educazione alla cinema per creare un pubblico “competente” e affezionato, consolidato per le sale cinematografiche.
Gianni Torrenti, Assessore regionale uscente alla Cultura, ha identificato un ulteriore punto di lavoro, nel ruolo tra Comuni e Regione in materia di finanziamenti ad associazioni per le produzioni teatrali. Le piccole realtà devono avere come naturali referenti i Comuni, che talvolta (come Trieste) tardano a pubblicare i bandi, costringendo le associazioni a partecipare ai bandi regionali che hanno un passaggio burocratico più complesso. Una possibilità potrebbe essere nell’identificare una sola figura (assessore alla cultura) a livello di UTI coadiuvato da chi oggi lavora negli assessorati e centralizzare tutte le operazioni a livello territoriale UTI.