Per l’ambiente e la ciclabilità a Muggia e dintorni

Per l’ambiente e la ciclabilità a Muggia e dintorni
Mobilità sostenibile e sviluppo transfrontaliero

Per migliorare la qualità della vita quotidiana.
Per la tutela della salute e dell’ambiente.
Per lo sviluppo della ciclabilità e del turismo lento.


Si è svolto ieri a Muggia (TS) presso il Bar Verdi gestito dalla cooperativa sociale Torrenuvola l’incontro pubblico promosso da OPEN – SINISTRA FVG

L’incontro si è focalizzato sulle azioni svolte e sulal visione del territorio in merito alla molità ciclistica.
Sono intervenuti Giulio Lauri, consigliere regionale e presidente di OPEN – SINISTRA FVG, capolista nella circoscrizione di Trieste alle elezioni regionali
Laura Marzi, sindaca di Muggia e Luca Mastropasqua, presidente Ulisse FIAB – Trieste

 

LAURA MARZI
Favorire l’uso della bicicletta per la qualità della vita quotidiana e per far crescere il turismo

Ha aperto al serata Laura Marzi, sindaca di Muggia:
“La mobilità sostenibile per questa amministrazione è stat tra le priorità, e questo in continuità con l’’amministrazione precedente precedente.
Abbiamo posto le basi per la costruzione id reti ciclabili che interessino il nostro territorio, cosa già prevista dal piano regolatore 2013 che ipotizza piste ciclabili in particolare per collegare il centro storico alla parte costiera, che è stata ed è oggetto della riqualificazione che, se tutto va bene, sarà portata a compimento nel 2020. Un atto importante perchè una fetta consistente di costa viene restituita alla fruizione della comunità.
Stiamo progettando e costruendo ciclabili che colleghino il centro di Muggia con la periferia, con San Dorligo della Valle e con Trieste.
Il tutto viene pensato organicamente, concependo la ciclabilità come una rete e non a singoli spezzoni magari scollegati tra loro.
se abbiamo avuto la possibilità di fare tutto questo è stato anche grazie a Giulio Lauri che, a livello regionale, si è accollato l’impegno di portare a Muggia i finanziamenti per permetterci di realizzare questi progetti, che nei prossimi mesi saranno interamente completati.

Concludo sottolineando che tutto ciò rientra anche in una visione di sviluppo economico del territorio. I dati della frequentazione di questi ultimi anni delle vie ciclabili ci dicono che c’è spazio per un turismo dedicato.
Sono15.000 i cicloturisti passati a Muggia nel 2017.
Per questo dobbiamo pensare a Muggia come a un luogo che può diventare sempre più a misura di cicloturista e riesca a trattenere queste persone sul territorio, almeno per qualche giorno. Di qui si sviluppano nuove opportunità economihe per la comunità.

Voglio anche ricordare che il Comune è in relazione da tempo con ULISSE FIAB con cui collaboriamo nella progettazione delle ciclabili, per costruire qualche cosa che risponda effettivamente alle reali esigenze dell’utenza finale.
Con Ulisse Fiab continuerà la collaborazione”.

GIULIO LAURI
Il cambiamento ambientale va generato a partire dalle amministrazioni locali

“Siamo qui a parlare di mobilità ciclistica, a Muggia, perchè staimo parlando di idealità e cose concrete ad un tempo.
OPEN – SINISTRA FVG, la nuova lista civica che corre per le regionali in appoggio al centrosinistra, ha tra le sue idee centrali la tutela ambientale. È un elemento centrale della nostra identità. Crediamo che le amministrazioni locali debbano essere in prima fila nelle criticità ambientali globali, a partire dal problema delle emissioni. È necessario pensare globalmente ma agire localmente. Il cambiamento va generato a partire dalle amministrazioni locali.

Di qui l’investimento sulla mobilità lenta, e quindi sulla ciclabilità, e il trasporto pubblico.

Voglio iniziare con un ringraziamento a FIAB che ha proposto idee e azioni che abbiamo raccolto, e trasformato in provvedimenti.
La prima idea è stata quella sull’incentivo all’acquisto di bici a pedalata assistita.
Un provvedimento approvato contestualmente agli incentivi per la rottamazione di automobili.
Ci siamo detti: perchè finanziare solo un modo di circolare vecchio ed energivoro come l’automobile? Pensiamo di spostare i finanziamenti in un modo di circolare più nuovo e ambientalmente compatibile. E sono andati anche sulla bicicletta a pedalata assistista.
Cosa importante: il FVG compartecipa al gettito IVA e quindi le misure citate sono a costo zero per la regione

Anche le cose realizzate a Muggia vengono molto dalle idee FIAB.
Negli ultimi nati è nato ed è esploso il turismo in bicicletta.
Sulla ciclabile FVG 2 (che collega Grado a Salisburgo) sono stati calcolati 70.000 passaggi ( più 46% rispetto al 2016).
In Germania il FVG è passato dal sesto al quarto posto come meta preferita superando Francia e Spagna.

Quindi si dà un servizio ai muggesani e ai triestini per migliorare la qualità della vita, ma è possibile utilizzare il cicloturismo come volano dell’economia locale, se ci saranno opportunità da offrire, e le opportunità in questo territorio non mancano.
Un turismo di questo tipo genera lavoro e economia verde e circolare, come è nel nostro o programma.

Oggi Il Delfino verde ci porta da Trieste a Muggia, anche in bicicletta.
A Muggia è stato finanziato il primo intervento che collega l’approdo del Delfino verde e la partenza della Parenzana.

Poi, nell’ultima legge di stabilità abbiamo finanziato la progettazione della ciclabile che collega Trieste e Muggia, via terra e in condizioni di sicurezza: 100.00 euro all’Uti giuliana, anche per mettere a sistema ogni vecchia clicalbile della vecchia provincia di Trieste, per investire nel collegamento con le vie ciclabili già esistenti, sia nella costiera che attraverso il Carso.
Naturalmente è un percorso che va implementato nei prossimi anni.
Un altro intervento è il collegamento tra l’aeroporto con la ciclaibile FVG 2 (la Grado – Salisburgo) e speriamo che presto compaiano noleggi di biciclette in aeroporto.
Muggia è cruciale, insieme a Trieste, che incrocia 3 percorsi Eurovelo, percorsi europei ciclabili.

Ultima cosa che ricordo e poi chiudo è la nuova legge sulla ciclabilità. Da febbraio 2018 abbiamo una nuova legge sulla mobilità ciclistica e i percorsi ciclabili sono stati individuati come infrastrutture regionali, anche qui la programmazione diventa centrale e si evita la costruzione di pezzetti di ciclovie che magari restano tratti isolati. Per le ciclabili come per le strade e le ferrovie.
La legge fissa degli standard che definiscano una pista ciclabile, che permette di definire “ciclabile” qualunque percorso magari pitturata di giallo.

Questo alimenta un tipo di turismo slow, di fermarsi, di conoscere la cultura anche materiale di un luogo e nella nostra regione non mancano le potenzialità culturali, paesaggistiche e gastronomiche
un turismo non di massa e affollata nei mesi estivi ma anche diluirlo nei mesi di primavera e autunno, prolungando di fatto la stagione turistica esteso oltre l’estate.
E questo naturalmente significa lavoro e crescita di un territorio.

E un turismo che non finisce al confine. In questi anni è stato fatto a Muggia, con la Regione, un discorso transfrontaliero, che è stato pianificato già a partire dalla Giunta Nesladek. Un terreno con cui si può costruire cooperazione transfrontaliera con tutti i comuni di confine.
Per esempio con un pieghevole comune in cui sono indicati agriturismi, ciclovie, spiagge di un territorio al di là dei confini.

LUCA MASTROPASQUA
Bisogna sostenere il cambiamento degli stili di vita e il turismo slow

“Vorrei parlare del cambiamento. Un sondaggio SWG presentato da FIAB in marzo mostra che c’è un cambiamento culturale in atto in regione sull’uso della bicicletta
6% usa la bici per andare al lavoro 60.000 persone
16% saltuariamente
21% (200.000) dichiarano che se ci fossero le condizioni adeguate di sicurezza andrebbero a lavorare in bici e non in auto
Ma se per fare piste bisognerebbe togliere parcheggi
il 16% dice di essere molto interessato
200.000 persone cambierebbero le abitudini e quello è l’obiettivo della Legge regionale, votata all’unanimità, che si sono dichiarati a favore della nuova mobilità ciclistica.
Il nucleo centrale della legge è la programmazione, che consente anche di finalizzare le risorse e non sprecarle.
Ma l’obiettivo è quello di cambiare gli stili di vita dei cittadini, riducendo il traffico. Un beneficio ambientale, di salute e sanità che significa anche risparmio nei costi sociali.

A fine 2017 è passata anche in parlamento una legge quadro sulla mobilità ciclistica, che è l’altro dato importante, anche perchè introduce il team del finanziamento di tracciati che attraversino la penisola da nord a Sud e da Est a Ovest.
Anche l’Italia sembra voltare pagina su questi temi.

L a politica sta prendendo atto che va favorito un cambiamento negli stili di vita ch significa aumento della qualità della vita

Il cicloturismo vale in Europa 44 miliardi di euro
un cicloturista si muove in bicicletta ma spende di più di chi si muove in auto
spende in media 70 euro al giorno contro 55-60 di un turista che va in auto
Di questi 11 miliardi vanno in Germania perchè la vie ciclabili sono sviluppate ovunque e in sicurezza e di grande piacevolezza.
L’Italia quanto porta a casa? 2 miliardi
e forse abbiamo un patrimonio maggior e la Germania di cose da offrire!
a Tarvisio c’è un contatore intelligente che conta solo bici: negli ultimi due anni aumento del 45%
C’è un settore economico che ha una crescita del 20% all’anno?
Il cicloturismo ti porta nei territori periferici, non solo nelle grandi città.
In bicicletta ci si sposta lentamente e si assorbe il paesaggio, ci si ferma, lo si conosce
L’Italia è naturalmente il paese più adatto a questo tipo di turismo.
Ma il cicloturismo per svilupparsi ha bisogno di tracciati completi, collegati tar loro e sicuri.
Vogliamo lavorare con le pubbliche amministrazioni per evitare errori, sbagliare di meno è un vantaggio di tutti
Un ringraziamento a Giulio Lauri che si è impegnato personalmente e costantemente su questo tema che poi è il tema ambientale che è centrale nella contemporaneità”.

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